Mese dell’Educazione 2018
Educare al limite è un tassello importante di un mosaico rivolto a costruire un autentico umanesimo della persona e della comunità. Come tema generativo quanto mai fecondo e promettente, presenta alcune indicazioni positive fondamentali, da raccordare e integrare.
Riconoscere il limite significa, in primo luogo, combattere i miti dell’onnipotenza, della perfezione e dell’efficienza.
Non tutto è possibile, non tutto è bello, non tutto è buono.
Altrimenti possono scattare i meccanismi della violenza e del risentimento, autodistruttivi per sé e dannosi per gli altri.
L’accoglienza costruttiva del limite può diventare – ecco la seconda strada – valorizzazione creativa dei propri doni e dei propri talenti, nella loro originalità. Nessuno è da buttare o da scartare. La storia di ciascuno è una promessa straordinaria, per la quale lottare tutti insieme.
La comunità è chiamata ad essere amica dei percorsi personali di emancipazione e di riscatto.
Educare al limite non significa mortificare il desiderio di infinito e la voglia di vita che abita in ogni ragazzo, in ogni giovane, in ogni persona. Al contrario: la sete interiore di felicità e di libertà chiede di essere ascoltata e accompagnata. È possibile vivere con sentimenti generosi l’arte di essere fragili e imperfetti.
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